| "Le nuove tecnologie immersive e l'intelligenza artificiale, giocano un ruolo cruciale nelle scienze della vita, consentendo la simulazione avanzata di processi biologici e l'analisi intelligente dei dati, accelerando la ricerca di nuove terapie e comprensione dei complessi sistemi biologici. Queste innovazioni migliorano la precisione delle diagnosi, guidano la scoperta di farmaci e terapie personalizzate e rivoluzionano la pratica medica, portando a risultati significativi per la salute umana" - Gianluca Polegri, Responsabile del Metaverse Lab di Engineering Ingegneria Informatica |
| “Le competenze multidisciplinari costituiscono uno strumento necessario per approcci realmente innovativi che portino al conseguimento di risultati tangibili e di impatto per l’intera società, soprattutto nel settore biomedico. I luoghi ove sono concentrate competenze e strumentazione sono proprio gli ecosistemi che favoriscono il progresso scientifico e tecnologico e con esso anche la crescita dei territori” - Caterina Petrillo, Presidente di Area Science Park |
| "Da sempre la medicina ha cercato di rispondere a tre domande fondamentali: perché alcuni individui si ammalano ed altri no? Perché su alcuni la terapia funziona e su altri no? Perché solo in alcuni la terapia non soltanto non funziona, ma individui causa eventi avversi anche mortali? La genetica oggi è, infatti, in grado di trovare una risposta a queste domande e prospettare approcci innovativi alla medicina sia nella prevenzione che nella cura delle malattie attraverso l’analisi del proprio genoma” - Giuseppe Novelli, Direttore del Laboratorio di Genetica Medica, Università di Roma Tor Vergata e Professore Aggiunto Università del Nevada, Reno (USA), Presidente della Fondazione Lorenzini (Milano) |
| "Chemomaker: il robot di nuova generazione per la preparazione personalizzata dei farmaci per il trattamento dei tumori. Dalla ricerca, all'innovazione al mercato" - Francesco Menegoni, Presidente e Amministratore Delegato di G&life |
| "Gli angel investors, per primi al fianco dei ricercatori nel viaggio per diventare imprenditori" - Carlo Tassi, Presidente IAG - Italian Angels for Growth |
| "Le Scienze delle Vita rappresentano uno dei principali settore di investimento nel comparto delle start-up e del Venture Capital; inoltre, agendo su tematiche fondamentali quali salute e qualità della vita, rimane trainante e non impattato da cicli macroeconomici negativi. Le Scienze della vita hanno tuttavia raggiunto un grado di complessità unico dovuto non solo alla elevata specializzazione richiesta ma anche all’ampiezza di contesto (si spazia dalla digital health alla gene therapy); questo comporta che un ecosistema attivo in questo contesto si deve dotare di attori che coprano l’intera filiera dell’innovazione non solo a livello finanziario ma anche di competenze specifiche in ambiti quali regolatorio, design di studi preclinici e clinici e business development; una via per ridurre tempi di sviluppo e rendere il trasferimento tecnologico efficace ed efficiente è mettere a disposizione tali competenze già nelle prime fasi di un progetto di ricerca" - Matteo Bonfanti, Key partner Venture Capital di Kairos |
| "Il contesto scientifico-tecnologico regionale, e triestino in particolare, unito alla qualità della vita del territorio, costituiscono terreno fertile per il trasferimento da scienza a innovazione, come testimonia l’alta densità di startup innovative, pari al 5,25% sul totale delle nuove società. Numero che, pur portando la nostra Regione ai vertici nazionali e alla qualifica di strong innovator nel Regional Innovation Scoreboard 2023, lascia ancora un’importante distanza dal colmare per raggiungere i livelli delle regioni Innovation leader tedesche, svizzere, olandesi, belghe e dei paesi del nord. La crescita del tessuto imprenditoriale è abilitata anche dalla disponibilità di nuovi talenti formati da università e ITS che trovino nella nostra Regione un ambiente di lavoro e di vita di qualità. Le imprese regionali del settore non sono solamente alla ricerca di ricercatori e ingegneri ma sempre di più di tecnici in grado di gestire le nuove tecnologie 4.0 e di comunicare l’innovazione nell’ambito di piani di marketing (indagine Rachael 2021)" - Alberto Steindler, Presidente della Fondazione ITS per le Nuove Tecnologie della Vita Alessandro Volta e Direttore Generale di BIC Incubatori FVG |
| "Ho iniziato il mio percorso di ricerca nella cosmetica, oggi mi affascina parlare di impiego medicale. E’ una sfida. Sono fiera di realizzarla nel territorio nel quale sono nata io e la mia idea di realizzare una cosmetica trasparente, efficace e sostenibile" - Raffaella Gregoris, Founder e CEO di BAKEL |
| "Per trasformare un’idea biomedicale in un’innovazione di mercato, è necessario creare professionalità ibride, capaci di coniugare le conoscenze tecniche e scientifiche con le competenze di business. Queste figure, che chiamiamo Business Translator, sanno gestire i rischi e le opportunità legati alle Deep tech e alle biotecnologie, e hanno un approccio manageriale ed imprenditoriale allo sviluppo di soluzioni sostenibili. Mib ha sviluppato diversi percorsi formativi per formare questi profili, sia per le grandi aziende che per il mercato. Tra questi, spicca l’executive MBA in Business Innovation, che ha dato vita a Sibilla biotech, una startup che ha raccolto 23 milioni di euro in un round A tra i più grandi dal 2022" - Francesco Venier, Professore Associato di Organizzazione Aziendale, Università degli Studi di Trieste e Dean for Executive Education, MIB Trieste School of Management
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| "La presenza di capitali di rischio, venture capitals, in un determinato progetto/azienda permette di avere finanza ma avere anche supporto tecnico qualificato affinché si possa avere un percorso delineato e con meno rischi verso lo sviluppo della tecnologia" - Giovanni Rizzo, Partner Biotech Fund di Indaco Venture Partners
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| "Il settore delle Scienze della Vita è per definizione connotato da un livello d’innovazione molto elevato e in quanto tale necessita di finanziatori specializzati. Molti operatori finanziari non hanno al proprio interno le competenze per valutare non solo il prodotto o il servizio offerto, ma anche e soprattutto l’apertura del mercato nei confronti della soluzione proposta. Nasce, quindi, l’esigenza d’individuare fondi, family office o VCs verticali, che supportino le imprese sotto ogni aspetto della vita aziendale, finanziario e non" - Roberta Terpin, Senior Investment Officer di FRIULIA
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| "Le nuove sfide nel settore dei dispositivi medici sono innanzitutto tre: digitalizzazione, personalizzazione e sostenibilità per un nuovo modello di business" - Luca Vozzi, VP Operations di LimaCorporate
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| "In un mondo caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione, abbiamo il dovere e la responsabilità sociale di sviluppare e fornire i migliori strumenti possibili al fine di migliorare la salute e l'invecchiamento delle persone. Ed è proprio in questo contesto che gli integratori alimentari possono diventare dei validi alleati per la salute. Sarà indispensabile elevare la qualità dei prodotti sul mercato, andando a dimostrare la sicurezza e l’efficacia attraverso un approccio scientifico più strutturato. Il progresso tecnologico e scientifico avrà un ruolo chiave, il futuro è dietro l’angolo" - Arianna Vanelli, R&D Scientific & Innovation Manager di Biofarma Group
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| "Ci sono professioni in cui il gap tra domanda e offerta si sta allargando: il personale clinico è sicuramente una di queste. Ad esempio, dopo la pandemia oltre 20.000 fisioterapisti in USA hanno lasciato la professione, che richiede 4-5 anni di tirocinio per qualificare un professionista. Senza entrare troppo nel merito delle motivazioni, il net effect di questa situazione e di altre similari, è che sempre meno dottori e fisioterapisti dovranno prendersi cura di sempre più persone. E questo ovviamente crea una serie di problemi sia dal punto di vista della qualità del servizio che del costo dello stesso. La tecnologia e l'artificial intelligence, o meglio, la beneficial intelligence, possono giocare e giocheranno un ruolo indispensabile nel futuro. Aiutare il personale medico con servizi e sistemi semi-automatizzati per gestire gli aspetti ripetitivi e a basso impatto, e focalizzarsi sugli outcome e sui servizi ad alto valore aggiunto. Aiutare i pazienti in fase di invecchiamento e i pazienti meno abbienti ad avere accesso a servizi di riabilitazione di migliore qualità e costo più competitivo. Questo ovviamente crea l’opportunità enormi per chi è in grado di creare e gestire e monitorare correttamente queste macchine e portarle sul mercato" - Maurizio Macagno, CTO di Sensoria Health Inc. |
| "Le Scienze delle Vita rappresentano uno dei principali settori di investimento nel comparto delle start-up e del Venture Capital; inoltre, si tratta di un settore che, agendo su tematiche fondamentali quali salute e qualità della vita, rimane trainante e non impattato da cicli macroeconomici negativi. Tuttavia, le Scienze della vita hanno raggiunto un grado di complessità unico dovuto non solo alla elevata specializzazione richiesta ma anche all’ampiezza di contesto (si spazia dalla digital health alla gene therapy); questo comporta che un ecosistema attivo in questo contesto si deve dotare di attori che coprano l’intera filiera dell’innovazione non solo a livello finanziario ma anche di competenze specifiche in ambiti quali regolatorio, design di studi preclinici e clinici e business development; una via per ridurre tempi di sviluppo e rendere il trasferimento tecnologico efficace ed efficiente è mettere a disposizione tali competenze già nelle prime fasi di un progetto di ricerca" - Matteo Bonfanti, Key
Partner Venture Capital di Kairos Partners |